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Impegno per la Conciliazione Lavoro-Famiglia
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Nuovo sistema di riconoscimento: Impegno per la Conciliazione Lavoro & Famiglia (IxCLF)


La Conciliazione Lavoro & Famiglia (Conciliazione L/F), per famiglie con bambini piccoli e/o genitori anziani a carico è un tema sempre più prioritario in tutte le società sviluppate. Per questo motivo esso è in crescente misura oggetto di apposite politiche (da parte dei ministeri per la famiglia a livello nazionale, degli assessorati regionali e comunali, dei consiglieri per le pari opportunità ai vari livelli, così come da parte di altri attori) e in questo ambito sono numerose le attività a livello pubblico che prevedono il riconoscimento di Buone Pratiche, come avviene ad esempio in Lombardia nell’ambito del “Premio FamigliaLavoro”,  bandito per gennaio 2011 in terza edizione.

Contemporaneamente sul versante delle aziende stesse si registra una crescente consapevolezza o sensibilità riguardo alla responsabilità sociale dell’impresa in generale, e in particolare a quella della work and family balance, ossia della Conciliazione L/F. Allo stesso tempo le aziende stentano a trovare modalità per gestire concretamente la tematica e in particolare per integrarla nell’“ordinario” sistema di management dell’azienda. Per questa ragione fino ad oggi gli obiettivi e le attività rivolti alla conciliazione continuano a essere trainati dalla “buona volontà” delle aziende e dei responsabili, più che da un approccio sistematico, rimanendo di conseguenza esperienze spesso sporadiche.


Al fine di sopperire proprio a questa difficoltà di molte aziende a livello gestionale (specie medio-piccole) durante il 2010 l’Ente Morale di Istruzione Tecnica (Emit) Feltrinelli di Milano, in cooperazione con esperti di sistemi di eccellenza EFQM di AICQ, ha messo a punto un modello organizzativo per la Conciliazione Lavoro & Famiglia e un relativo sistema di riconoscimento, configurandolo in forte analogia metodologica con il Livello 1 di eccellenza EFQM (“Impegno per l’eccellenza”). In tale ambito si presentano l’Ente Morale Istruzione Tecnica Feltrinelli come promotore del sistema da un lato, e dall’altro AICQ (Associazione Italiana Cultura Qualità) come ente di parte terza. In futuro è previsto che enti in altre regioni si affianchino a Emit Feltrinelli nel ruolo di promotori del sistema.  


Per quanto riguarda le istanze pubbliche direttamente o indirettamente interessate al tema, il nuovo modello organizzativo e sistema di riconoscimento ha ottenuto al momento il supporto attivo da parte della Direzione del Settore Lavoro e Occupazione del Comune di Milano e si prevede che nel prossimo futuro l’intera iniziativa potrà avvalersi del patrocinio di altri enti pubblici interessati a livello comunale, regionale e nazionale.


Il nuovo sistema di riconoscimento per la Conciliazione Lavoro & Famiglia costituisce uno standard volontario che si propone come “sottosistema di management” affine, seppure con un carico gestionale inferiore, ad altri sottosistemi gestionali legati a processi di riconoscimento (quali quelli per la qualità, l’ambiente, la sicurezza, ecc.) già esistenti nella maggior parte delle organizzazioni.


Il nuovo modello organizzativo e sistema di riconoscimento Conciliazione L/F si propone di mettere quindi a disposizione delle aziende e di altre organizzazioni una guida pratica per la pianificazione, l’attuazione e per il controllo di tali politiche.

L’implementazione del sistema e l’avvio del processo di riconoscimento sono articolati in due macrofasi: in una prima fase si effettua un’autovalutazione organizzativa a mezzo di strumenti già ampiamente diffuso, ossia il questionario del Premio Famiglia Lavoro Lombardia e una Guida all’autovalutazione predisposta da Emit Feltrinelli e AICQ, la quale facilita all’organizzazione applicatrice del sistema l’interpretazione e l’utilizzo dei dati e delle informazioni emersi mediante il primo questionario.

Da tale autovalutazione emergono in modo chiaro, sia le Buone Pratiche già esistenti che i potenziali di sviluppo futuro non ancora sfruttati. A fronte di tale quadro ottenuto attraverso un processo strutturato, l’azienda si prefissa gli obiettivi in tema di Conciliazione e individua le relative azioni per il raggiungimento dei medesimi.

Infine il Piano di Conciliazione L/F proposto da un apposito gruppo di lavoro (Comitato conciliazione aziendale) viene sottoposto all’approvazione dell’alta direzione, la quale assegna obiettivi e responsabilità ai manager di competenza che provvederanno all’attuazione di quanto previsto nel Piano.

A conclusione di questa prima fase di autovalutazione organizzativa, segue l’elaborazione di un Piano d’intervento formale, il quale viene sottoposto alla valutazione dell’organismo di riconoscimento. A seguito dell’approvazione preliminare del Piano da parte di quest’ultimo – si veda l’analogia con il processo del Committed to Excellence italiano -  l’azienda inizia l’attuazione di quanto previsto nei Piani.

A 6 mesi dall’approvazione dei Piani si svolge una prima visita in loco da parte dell’ente di parte terza in cui,  oltre alla coerenza delle politiche rivolte ai collaboratori e all’idoneità del Piano degli obiettivi e delle azioni individuate, viene verificato, l’effettivo avvio delle attività pianificate. In caso di esito positivo, l’azienda consegue il Riconoscimento Base L/F (o “Livello 1”) che attesta la correttezza del processo fino a questo punto attraversato.  


Trattandosi di uno standard volontario, il sistema di riconoscimento s’intende in un’ottica di Eccellenza piuttosto che di Compliance, lasciando interamente alle aziende la scelta delle misure da adottare in funzione dei propri bisogni e delle proprie risorse.

Il processo si conclude definitivamente dopo l’attuazione delle azioni individuate con il riconoscimento finale a distanza di due anni, che prevede una seconda visita in loco da parte del valutatore di parte terza nella quale verranno esaminati i risultati ottenuti in tema di Conciliazione L/F.


Il processo descritto riscontra forti analogie con il processo di riconoscimento del Livello di eccellenza 1 dell’EFQM. Esso inoltre è ispirato ad alcune logiche presenti in processi di Conciliazione F/L già ampiamente collaudati in altri paesi europei con un ruolo della legislazione in tema di famiglia e lavoro paragonabile a quello italiano; tra questi in primo luogo la Germania, dove la Fondazione Hertie ha creato l’apposito marchio Famiglia & Lavoro  conseguito nel frattempo da più di 500 aziende. In Italia l’approccio incentrato sul modello tedesco è conseguibile sul territorio della Provincia di Bolzano.


Visti e considerati l’apertura e l’interesse per la questione della Conciliazione F/L dimostrati da molti attori politici ed economici attivi sul territorio in Lombardia, in Emilia Romagna e a livello nazionale, le numerose Best Practice e il relativo Benchmarking (soprattutto i Premi Conciliazione) già in essere, si prevede di incontrare un terreno fertile per la diffusione dello strumento manageriale Conciliazione Lavoro & Famiglia, da configurarsi come sottoinsieme delle politiche di Responsabilità Sociale dell’Impresa (RSI).

La Conciliazione Famiglia & Lavoro è un’opportunità per dimostrare come un sostenibile successo economico possa andare di pari passo con la Responsabilità Sociale d’Impresa creando benefici su ambedue i lati, come già dimostrato da molte aziende dove la Conciliazione F/L, ponendo in primo piano e come punto di partenza il benessere delle persone, ha coinciso con la sostenibilità del successo aziendale stesso.


Questa correlazione trova infatti riscontro nel generale ottimo ritorno dell’investimento (per esempio in termini di riduzione delle assenze per malattia, del turn-over e del conseguente costo di reclutamento) e in particolare nella maggiore soddisfazione del personale, così come nel più elevato “commitment emotivo” verso l’azienda (con effetti indiretti sulla qualità del servizio/prodotto), come testimoniato dalle aziende applicatrici del sistema e convalidato anche da ricerche effettuate su numerose aziende all’estero.


In tale ottica il processo descritto, che verrà applicato per la prima volta a partire da gennaio 2011 su un gruppo pilota di aziende già formato, intende integrare gli sforzi del mondo della politica volti alla diffusione delle politiche per la Conciliazione Famiglia Lavoro, mettendo a disposizione un modello organizzativo in grado di assicurare la sostenibilità delle medesime politiche all’interno delle aziende.  


Michael Galster


Milano, dicembre 2010

 

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